Il campo geomagnetico è un campo magnetico che avvolge completamente il nostro pianeta.
Le implicazioni della presenza del campo geomagnetico sono varie, fra le tante, forse la più importante è la difesa del pianeta dai raggi cosmici.

Lo scopo di questo articolo non è approfondire la conoscenza di questo campo magnetico, ma piuttosto mostrare quello che può essere uno dei sui impieghi pratici nella vita di ogni giorno.
Esistono infatti sensori elettronici in grado di rilevare e misurare questo campo: i sensori geomagnetici.

Un sensore geomagnetico è un piccolo dispositivo elettronico che consente di misurare in maniera tridimensionale (X, Y, Z) il campo magnetico nel quale si trova immerso.

Nella pratica, attraverso questa misurazione è possibile stabilire due cose:
A. Se il sensore si è spostatato nello spazio o è stato ruotato.
B. Se il campo magnetico nel quale è immerso ha subito modificazioni

Poichè il campo geomagnetico è stabile nel tempo (variazioni si verificano, ma nell'arco di tempi molto lunghi) è quindi possibile rilevare se nel raggio di azione del sensore sono intervenuti oggetti che ne hanno modificato la misurazione.

Questi oggetti possono essere tipicamente delle masse metalliche ferrose, materiale di cui sono composti in gran parte i veicoli, a partire da moto/scooter fino ad arrivare ai camion.

Intorno a questo sensore abbiamo quindi realizzato il nostro sensore di presenza veicoli al quale abbiamo assegnato il codice LL001.

Esternamente si presenta come una piccola scatola plastica di dimensione 60x80x35mm con un cavo lungo 9mt che lo rende utilizzabile in ogni condizione. L'elettronica interna è affogata in resina epossidica che, unita alla sigillatura della scatola esterna, rende il sensore adatto ad alloggiare in qualunque ambiente.

La rilevazione veicolare di tipo tradizionale avviene tramite spire induttive che emettono un proprio campo elettromagnetico e ne osservano la variazione in base alla presenza di oggetti metallici.

Il principio come si vede è simile e si basa sulla misurazione del campo magnetico al fine di valutare la presenza di oggetti ferromagnetici.

Il vincolo di utilizzo della spira induttiva, ovvero la necessità di essere inglobata nella sede stradale, rendendo onerosa la posa quando il pavimento è già stato realizzato, comportando  inoltre problemi di manutenzione in caso di necessità.

Da questo punto il sensore presenza veicoli geomagnetico può essere installato sia a pavimento, come avviene per la spira induttiva (per esempio in un pozzetto), oppure sul fianco dell'area da monitorare.

In diverse occasioni la versalità di questi sensori è venuta in soccorso di chi ne ha fatto uso.

Un esempio su tutti è quello dell'utilizzo per rilevare la presenza di un veicolo in transito su pavimentazione sulla quale non è possibile intervenire per ragioni estetiche o anche di altra natura.
In questi casi, posizionando il sensore LL001 a parete, è possibie rilevare la massa metallica in tutta tranquillità.

E' importante notare anche che la sensibilità regolabile consente di rilevare o ignorare le piccole masse come moto e scooter.
Questo sensore è quindi la soluzione ideale in ogni occasione quando sia necessario rilevare la presenza di veicoli.

L'uso più diffuso del sensore rilevazione veicoli è sicuramente quello di individuazione in corrispondenza di barriere automatiche, per gestioni automatiche del parcheggio.
Altri usi meno diffusi possono essere quelli in autolavaggi, in rampe di ingresso/uscita, in impianti di carico/scarico e a livello industriale ovunque sia necessario rilevare masse metalliche importanti.

L'introduzione del sensore geomagnetico nel settore della rilevazione veicolare avrà sicuramente un impatto nel futuro del settore per la rapidità di installazione, l'economicità e la facilità di manutenzione.

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