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Centraline inverter per cancelli automatici

Sai cosa è quella che viene definita una centralina a inverter? Facciamo un passo indietro. Le centrali dei cancelli automatici, funzionano da sempre principalmente con due tipi di alimentazione motori:

Corrente continua a 12V oppure 24V
Queste utilizzano un trasformatore riduttore che porta la tensione di rete a 230V in bassa tensione per poi essere raddrizzata e livellata in corrente continua. Questa soluzione è molto utilizzata anche oggi e consente tra l'altro di avere delle batterie in grado di far funzionare l'automazione anche in assenza di rete per diverse ore (in base alla capacità della batteria). Altro vantaggio che hanno le nostre automazioni alimentate a 12V o 24V è la possibilità di utilizzare pannelli fotovoltaici per creare delle automazioni indipendenti dalla tensione di rete.

Corrente alternata 220/230V
Queste centraline, tipicamente, pilotano i motori del cancello automatico direttamente con tensione alternata di rete sulla quale vengono fatti dei “tagli” nelle semionde per poter fare rallentare i motori. Questi tagli vengono fatti tenendo presente il momento di passaggio per lo zero (chiamato zero-crossing) che viene rilevato da dei foto-accopiatori collegati sul ramo di alimentazione. Si tratta di una elettronica abbastanza semplice che però non consente un controllo molto preciso del funzionamento dei motori.

Centralina ad inverter.
Qui le cose si complicano e non di poco. Sono pochissimi i produttori sul mercato che dispongono di centraline ad inverter, la loro complessità ha scoraggiato molti brand, vediamo qualche aspetto tecnico.
Prima di tutto la tensione di rete viene raddrizzata e livellata, esattamente come succede nelle versioni a 12/24V ma qui la tensione del BUS è di circa 320V continui! Sono tanti vero? Ed infatti gestire queste tensioni con precisione non è cosa da tutti. I motori impiegati in queste automazioni sono tipicamente di tipo trifase... è necessario quindi trasformare una tensione continua di 320V in una tensione trifase rotante e variabile, per fare questo, vengono utilizzati 3 mezzi-ponti ad H, ognuno dei quali riceve un comando in PWM da un processore attraverso una complessa circuiteria che serve a pilotare i finali di potenza a stato solido. Speciali calcoli digitali, forniscono un controllo a impulsi sulle 3 fasi al fine di simularne un andamento sinusoidale nel verso di rotazione desiderato. Ne consegue che la possibilità di generare delle sinusoidi di efficacia variabile e di fase predefinita, consente di controllare i motori con estrema precisione e di creare automazioni molto flessibili e con elevata potenza.

La CN3-AT è la centralina ad inverter che utilizziamo sulle nostre automazioni funzionanti a 230V, ha ingombri simili in lunghezza e larghezza alla CN3-BT (la versione funzionante da 12 a 28V), controlla ben 2 motori trifase ed ha lo stesso sistema di visualizzazione e programmazione tramite LCD a matrice e 4 pulsanti per navigare nel completo menu. Si tratta di una centralina elettronica per automazioni estremamente evoluta, probabilmente unica con queste caratteristiche tecniche ed ingombri contenuti.

Se vuoi conoscere quale soluzione è più adatta alle tue esigenze contattaci!